vendredi 13 janvier 2012

Per una fenomenologia del tradurre

Nasi, Franco, Silver, Marc (a cura di), (2009) / Officina Edizioni: Roma, pp. 208, € 16

recensito da: Cecilia Lazzeretti

Per una fenomenologia del tradurre, a cura di Franco Nasi e Marc Silver, si apre e si chiude nel nome di Emilio Mattioli (1933-2007), fondatore della rivista “Testo a Fronte” e professore di Estetica, al quale il volume è dedicato, a due anni dalla scomparsa. Il richiamo al metodo indicato dallo studioso è già implicito nel titolo, dove la scelta della preposizione per presuppone che si lasci aperto il dibattito sulla traduzione e che si guardino con sospetto le soluzioni dogmatiche e definitorie. Proprio Mattioli, infatti, in un articolo quasi pionieristico per la traduttologia, apparso su “il verri” nel 1965, alla domanda categorica “è possibile tradurre?” o a quella ontologica “che cosa è la traduzione” suggeriva di “sospendere il giudizio” e muovere piuttosto a un rilievo dei modi in cui la traduzione si era esercitata nel tempo, preferendo le domande alternative “come si può tradurre?” e “che senso ha tradurre?”.

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