Si conclude il secondo giorno del XLV convegno della Società di Linguistica Italiana. Fulcro della discussione, il ruolo dell'Unione Europea come territorio di diffusione, di contatto delle lingue, ma anche luogo in cui esse talvolta muoiono a seguito di stravolgimenti sociali. L'intervento iniziale di Emanuele Banfi è volto a delineare la posizione della lingua italiana tra le lingue d'Europa. Lo studioso ricorda come di fianco all'italiano propriamente detto, le diverse età storiche hanno visto la fortuna di segmenti della lingua italiana come il siciliano, il veneziano o il genovese. Sono inoltre ricordate le diverse congiunture storiche che hanno portato questa lingua a estendere il proprio raggio d'azione ben oltre i confini nazionali: l'italomania scoppiata in Francia a partire dal XVII secolo, il trattato tra la Russia e l'impero ottomano stipulato nel 1711 e redatto in italiano, la sua presenza nel Dodecaneso, in Albania, in Istria e in Dalmazia sono solo alcuni degli esempi che vengono discussi.
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